I lavori della Direzione nazionale del Pri/Sostegno alle liste repubblicane dell’Emilia Romagna e della Sicilia La Costituente Liberaldemocratica va avanti La Direzione nazionale del PRI, riunitasi a Roma il giorno 7-2-2013, udita la relazione e la replica del segretario Nucara, la approva. La Direzione esprime vivo apprezzamento per l’impegno profuso dai repubblicani dell’Emilia Romagna e della Sicilia, che ha consentito l’obiettivo della presentazione delle liste elettorali nelle due regioni; conseguentemente formula gli auspici più sinceri e forti per l’affermazione delle liste dell’Edera. La Direzione, inoltre, sollecita l’impegno diretto, nei modi più consoni, di tutti i repubblicani a sostegno della campagna elettorale in queste regioni, che rappresenta lo scopo prioritario ed assoluto attuale. Ciò premesso la Direzione non può non evidenziare che nel prossimo Parlamento, per la prima volta (dal dopoguerra ad oggi) non saranno presenti esponenti di diretta emanazione della componente politico-culturale di matrice repubblicana, liberaldemocratica; ciò in conseguenza di una continua ed esasperata radicalizzazione dello scontro politico tra i due schieramenti che dal 1994 polarizzano in modo negativo e strumentale la vita politica nazionale; e nel contempo per la loro inadeguatezza nel governo del Paese che ha portato l’Italia nella attuale situazione di grave crisi economica, finanziaria e morale, i cui effetti sono stati e potrebbero ancora essere il debito pubblico, la regressione competitiva, la disoccupazione: eventi tutti questi che hanno dato origine e supportato la situazione di recessione complessiva in atto. La Direzione ritiene che l’assenza nello scacchiere politico nazionale di una forza politica di ispirazione repubblicana, liberaldemocratica abbia favorito il prevalere di schieramenti inadeguati rispetto ai temi del governo di una nazionale moderna, industrializzata ed europea; con il rischio che tale fenomeno possa ulteriormente accentuarsi nei prossimi anni, per effetto di un risultato elettorale che dovesse privilegiare l’affermazione della polarizzazione pregressa e/o l’affermazione di gruppi di ispirazione populista, demagogica, antieuropea. La Direzione considera una tale prospettiva una iattura per il Paese e per la prospettiva di un consolidamento nel Paese di un movimento repubblicano, liberaldemocratico. Conseguentemente dà mandato al Segretario nazionale di attivare tutte le iniziative politiche finalizzate all’individuazione di un percorso operativo che consenta la concentrazione del voto dei repubblicani verso la componente in campo che meglio garantisca la prospettiva del superamento del bipolarismo fino ad ora sperimentato; della prosecuzione dell’impegno per il risanamento economico e finanziario, per il rilancio della competitività del sistema Paese, nella prospettiva della costituzione degli Stati federali europei; condizioni tutte queste essenziali per consentire un efficace percorso della costituente liberaldemocratica. La Direzione, inoltre, esprime vera preoccupazione per la situazione di estrema difficoltà che sta attraversando il Partito, che si è trovato a misurarsi con gli impegni elettorali nel momento in cui stava elaborando una piattaforma politico-programmatica autonoma, caratterizzante, che poteva consentire, oltre al superamento delle pregresse alleanze (inadeguate dal punto di vista strategico ed elettorale), soprattutto la formazione di un raggruppamento elettorale in sintonia con le esigenze, i problemi e le prospettive dell’Italia; questo disegno ha subito un brusco arresto da cui discende lo stato di forte disagio in essere. La Direzione pertanto ritiene necessario l’avvio di una profonda riflessione all’interno della struttura operativa del Partito, che possa focalizzare i temi fondamentali delle prospettive del PRI, eliminare tutti gli ostacoli che al momento limitino un serio confronto e un serio dibattito per il bene del Partito. In tal senso la Direzione ritiene che, conclusa la tornata elettorale, bisognerà procedere alla convocazione del Consiglio Nazionale che approfondisca le questioni prima indicate, elabori una piattaforma di ristrutturazione, adeguamento e rinnovamento del PRI rispetto alle nuove realtà della società italiana. Tale percorso si dovrà concludere con la celebrazione di un Congresso straordinario, momento conclusivo e deliberativo. Roma, 7 febbraio 2013 |